Tutti gli articoli di Dario Seglie

Presidente del CDI - Centro di Documentazione Ipotenusa Direttore Scientifico della Rivista " L'Ipotenusa"

Ripristinato il riconoscimento del Grande Oriente d’Italia da parte della Ugle (United Gran Lodge of England)

Ripristinato il riconoscimento del Grande Oriente d’Italia da parte della Ugle (United Gran Lodge of England)

upload.wikimedia.org/wikipedia/en/c/c7/United_G...

Carissimi fratelli,
è con giubilo che vi annuncio la storica decisione ufficiale della Gran Loggia Unita d’Inghilterra di ripristinare il  riconoscimento al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.

Il ripristino dei rapporti ufficiali con l’Ugle, a distanza di trent’anni esatti e dopo le note vicissitudini che portarono a quello che per noi fu un ingiusto provvedimento,  costituisce oggi motivo d’orgoglio e di prestigio per il nostro Ordine che in tutti questi anni ha continuato a lavorare incessantemente nel pieno rispetto degli Antichi Doveri alla diffusione dei principi di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza.
Riteniamo che il tempo questa volta sia stato galantuomo e che abbia restituito al Grande Oriente d’Italia il giusto merito e che sia stata fatta giustizia per sempre con il passato.

Lieti di quanto accaduto e che dà ulteriore lustro alla Comunione, fieri dell’operato della Giunta, continuiamo a lavorare con impegno nei nostri templi in attesa di farlo
Insieme nella prossima Gran Loggia del 14 e 15 aprile.

Il Gran Maestro
Stefano Bisi

(dal sito web del GOI)

Gran Loggia 2023. Incontro con gli autori

Gran Loggia 2023. Incontro con gli autori

Libri sempre protagonisti in Gran Loggia con la rassegna Incontro con gli autori, a cura del Servizio Biblioteca che si terrá nella Sala del Castello del Palacongressi il 14 e 15 aprile a margine dei lavori nel Tempio.

Fino a che data un libro è considerato antico? - Monastica Novaliciensia Sancti Benedicti

Ecco l’agenda

Venerdí 14 aprile

ore 14.00 Santi Fedele presenta “Scritti di Storia e Massoneria. Cammino iniziatico, ricerca storica, impegno civile” (Tipheret)

ore 14.30 Gianni Eugenio Viola presenta “Il Tempo e lo spazio. Morirono ieri. Miti e riti nelle avanguardie europee del Novecento” (Biblioteca Orfeo)

ore 15.00 Irwin Fragale presenta “Massoneria e Totalitarismo. Danimarca e nazismo tra olocausto e Resistenza transazionale” (Mimesis)

Sabato 15 aprile

ore 14.00 Renato Foschi presenta “Storia dei Razzismi” (Mondadori)

ore 14.30 Alessandro Sbordoni “Le due grandi colonne della massoneria” di René Désaguliers

ore 15.00 Moreno Neri presenta “La rivelazione di Ermete Trismegisto. Il Dio ignoto e la gnosi” di André-Jean Festugière

ore 15.30 Alessandro Orlandi presenta “Praecurrit fatum! Arrivare prima del destino”

Il 10 gennaio del 1917 passava all’Oriente Eterno il leggendario fratello Buffalo Bill

Il 10 gennaio del 1917 passava all’Oriente Eterno il leggendario fratello Buffalo Bill

Il 10 gennaio 1917 moriva a Denver il fratello e leggendario soldato, cowboy e showman americano Buffalo Bill, nome d’arte di William Frederick Cody. Ai suoi funerali massonici che si tennero quattro mesi dopo quelli di stato, parteciparono oltre 15 mila persone.

Nato a Le Claire (Iowa) il 26 febbraio 1846, venne iniziato alla Libera Muratoria nel giorno del suo 24esimo compleanno mentre era al servizio del generale  Phil Sheridan con incarichi di esploratore e procacciatore di bestiame per le truppe e un anno dopo divenne maestro.

Risultati immagini per Buffalo Bill e il suo incontro con papa Leone XIII

Cody ebbe una lunga carriera militare che durò fino al 1872, nel corso della quale combattè gli indiani d’America ma li trattò anche da amici. Congedato con una medaglia al valore, già famoso, Cody si guadagnò da vivere sfruttando la sua leggenda, con gli spettacoli che mise in scena e che portò in tutto il mondo, Italia compresa, sotto il nome di Wild West Show, contribuì più di ogni altro a diffondere il mito del West. Con lui anche un suo ex nemico, il capo indiano Toro Seduto (1831-1890).

La figura del celebre cacciatore di bisonti ha ispirato, in modo più o meno diretto, tantissimi film. Basti pensare al celebre Buffalo Bill e gli indiani (1976) di Robert Altman, interpretato da Paul Newman o al più recente Hidalgo – Oceano di fuoco (2004).

“Antichi Doveri Eterni Valori” il titolo della Gran Loggia 2023 che si terrá il 14 e 15 aprile a Rimini

“Antichi Doveri Eterni Valori” il titolo della Gran Loggia 2023 che si terrá il 14 e 15 aprile a Rimini

“Antichi Doveri, Eterni Valori” è il titolo che è stato scelto per la Gran Loggia 2023 che si terrà il 14 e 15 aprile come di consueto al Palacongressi di Rimini. Titolo ispirato e dedicato al trecentesimo anniversario delle Costituzioni dei Liberi Muratori, pubblicate a Londra nel 1723, sei anni dopo la nascita della Massoneria speculativa. Un testo, la cui stesura fu affidata, al reverendo James Anderson, le cui regole sono considerate i Landmarks, le basi costitutive, della Massoneria moderna, capisaldi di riferimento per tutte le logge regolari del mondo. Leggi qui

The Constitutions of the Free-Masons, 1723

 

I due San Giovanni, i Solstizi e la Massoneria

I due San Giovanni, i Solstizi e la Massoneria

San Giovanni Battista (Leonardo da Vinci)

 

 

San Giovanni Evangelista  (Cimabue)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 27 dicembre è la festa di San Giovanni Evangelista, uno dei due  patroni della Massoneria insieme a San Giovanni Battista, la cui ricorrenza cade il 24 giugno. Figure simboliche che nella concezione esoterica coincidono con la conclusione rispettivamente del Solstizio d’inverno e del Solstizio d’ estate, eventi astronomici che durano alcuni giorni e che insieme agli Equinozi scandiscono  i lavori rituali massonici nell’arco di un anno segnando il ritmo delle attività degli uomini e la loro ricerca di armonia con il cosmo.

Il fenomeno del sole che apparentemente (perché è la terra a muoversi) raggiunge il punto di declinazione minima ( o massima in estate) sull’orizzonte est del pianeta e pare  fermarsi , sol sistere, appunto , per poi riprendere il suo cammino ascendente (o discenente),  è stato osservato e studiato fin dall’antichità e celebrato in tutto il mondo con feste e riti speciali. Tra le raffigurazioni artistiche piu celebri di tutti i tempi dei due Giovanni quello di Cimabue (San Giovanni Evangelista – Duomo di Pisa 1301- 1302) e di Leonardo da Vinci (San Giovanni Battista 1508-1513 Louvre).

Torino, 2 Dicembre 2022, appuntamento con il libro del Gran Maestro Stefano Bisi: ”Palazzo Giustiniani. Un’ingiustizia nel silenzio contro i massoni italiani”

A Torino il 2 dicembre presentato il libro del Gran Maestro Stefano Bisi “Palazzo Giustiniani. Un’ingiustizia nel silenzio contro i massoni italiani”

Il 2 dicembre presentato a Torino il libro del Gran Maestro Stefano Bisi “Palazzo GIustiniani. Un’ingiustizia nel silenzio contro i massoni italiani”. L’evento, al quale ha preso prete tantissimo pubblico, si é tenuto nel Salone delle Feste del Circolo degli Ufficiali in corso Vinzaglio, 6. Con il Gm Luigi Grassia, scrittore e giornalista del quotidiano La Stampa.

 

 

Nel volume Bisi ha ricostruito tutte le tappe del lungo contenzioso, che si sperava si potesse finalmente concludere, con lo stato italiano, che non ha mai restituito al Grande Oriente d’Italia la sua storica sede che il fascismo gli aveva “preso” nel 1925, dopo averla assaltata e depredata, sequestrando carte, documenti, libri, in cerca degli elenchi di fratelli da perseguitare. Una ferita che non si è mai rimarginata nel cuore di tutti i liberi muratori del Grande Oriente.

L’iter giudiziario, che sembrava essersi fermato, è stato fatto ripartire alla fine di luglio 2020 per volontá dell’attuale giunta che si è rivolta al Tar del Lazio presentando ricorso nei confronti del Senato della Repubblica, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero dell’Istruzione ‘per l’accertamento e la declaratoria dell’occupazione abusiva di Palazzo Giustiniani, in via della Dogana Vecchia numero 29, attualmente in uso al Senato della Repubblica nonché per la condanna alla restituzione del predetto bene immobile…’ e ‘in via subordinata per l’accertamento e la declaratoria dell’inadempimento del Senato della Repubblica agli obblighi derivanti dall’atto di transazione sottoscritto, con atto pubblico avente numero 25485 del 14 novembre 1991, tra l’Amministrazione delle Finanze, l’Urbs e l’Amministrazione del Senato’”. Un accordo questo che formalizzava il cosiddetto Lodo Spadolini dell’11 maggio del 1988 e garantiva la futura concessione dei locali destinati a Museo Storico della Massoneria. Il Tar aveva  risposto con un’ordinanza nei confronti della quale il Goi aveva presentato appello al Consiglio di Stato che si è pronunciato il 13 ottobre scorso, sostenendo che si tratta di materia non di propria competenza. Ma il Grande Oriente di certo non si arrenderá, come ha assicurato il Gran Maestro. Il nome di Palazzo Giustiniani, scrive il Gran Maestro, “ è impresso nel corpo e nella mente dei liberi muratori del Grande Oriente d’Italia perché ottanta anni di storia della massoneria sono passati da lì, da quelle stanze dove erano i templi per le riunioni rituali e dove sono stati iniziati centinaia di profani; è tra quelle mura che venne ucciso il gran maestro aggiunto Achille Ballori. E chi dimentica le cronache degli assalti dei fascisti al palazzo per impossessarsi dei nomi dei fratelli e del collare del gran maestro?”.

(dal sito web del GOI) 07/12/2022

Locandina-Libro-Bisi-def

Il Grande Oriente d’Italia ricorda Achille Ballori, ucciso il 31 ottobre 1917 a Palazzo Giustiniani

Il Grande Oriente ricorda Achille Ballori, ucciso il 31 ottobre 1917 a Palazzo Giustiniani

ll Grande Oriente d’Italia ricorda Achille Ballori, il Fratello martire ucciso a colpi di pistola nella serata del 31 ottobre del 1917 all’interno di Palazzo Giustiniani da un folle, spinto a questo insano gesto dal clima fortemente antimassonico che cominciava a soffiare sull’ Italia, alla vigilia della marcia su Roma e dell’ascesa del fascismo che perseguiterà i liberi muratori mettendo a ferro e a fuoco le logge fino a sequestrare la sede del Goi (Palazzo Giustiniani).

Nato a Dicomano (Pisa) il 29 aprile 1850 Ballori, che per sua volontá fu sepolto nella tomba monumentale dei Gran Maestri al Verano, era un medico dalle straordinarie qualità. Aveva diretto l’ospedale civile di Mantova prima e poi gli Ospedali Riuniti di Roma e durante l’amministrazione di Ernesto Nathan era stato assessore all’Igiene della Capitale. Ineccepibile anche il suo curriculum massonico: nel 1874 era già maestro nella loggia Umanità e Progresso di Pisa e nel 1891 venerabile dell’officina Rienzi di Roma.

Nel 1893 era stato eletto Grande Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia e il 20 marzo 1899 era stato –insignito del 33° grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato, del quale divenne nel 1906 Sovrano Gran Commendatore, carica che ricoprì sino alla morte, che sopraggiunse mentre era in attesa anche di diventare Gran Maestro del Goi  al posto di Ettore Ferrari, che aveva annunciato le sue dimissioni dopo la sua partecipazione nel giugno del 1917 al congresso di Parigi in cui le Massonerie dell’Intesa, meno quelle britanniche, si erano incontrate con l’obiettivo di costituire un progetto di Società delle Nazioni. Nel timore che la delegazione italiana votasse una risoluzione a favore del principio di autodeterminazione dei popoli, si era scatenata sulla stampa una tale campagna ostile che spinse Ferrari a rimettere il mandato e che, per alcuni storici, contribuí anche ad alimentare pregiudizi e ostilitá nei confronti della Libera Muratoria, come dimostrerá la confessione stessa dall’assassino di Ballori.

Il pericoloso pregiudizio antimassonico

Il vero nome dell’assassino (si era presentato come Giobbe Giobbi) era Lorenzo D’Ambrosio. L’attentatore di Ballori era un farmacista, aveva 47 anni, era nato ad Avellino e resiedeva a Roma. Era sposato e padre di due figli. Portato al commissariato di via Magnanapoli, venne perquisito e trovato in possesso di un coltello a serramanico «a foglia d’olivo» di 9 cm e un revolver Smith & Wesson a 5 colpi, calibro 7,65 scarico.

Smith & Wesson – mod1903

Anarchico individualista, nel corso dell’interrogatorio cui venne sottoposto, manifestò tutta la sua avversione psicotica contro la Massoneria, accusandola di ogni male e anche di alcuni suoi problemi personali: dal suo internamento nel manicomio di Nocera nel 1916 alla morte della sorella Costantina in America, asfissiata dalle esalazioni di gas illuminante per un rubinetto lasciato aperto. D’Ambrosio spiegò che si era voluto vendicare. “Debbo dichiarare – disse  che non avevo ragione alcuna di speciale antipatia per il Ballori, persona di ottimo cuore e di grande onestà. La mia intenzione era di colpire la Massoneria nelle sue personalità più rappresentative: avevo idea di uccidere, oltre il povero Ballori, anche Ettore Ferrari ed Ernesto Nathan. Che io non avessi ragione di odio contro il Ballori ve lo dimostra il fatto che stamane ho comprato due mazzi di fiori da deporre sulla sua tomba. Se non mi aveste arrestato avrei seguito fino all’ultimo il mio programma. Sabato mi sarei recato ai funerali del Ballori, e avrei fatto una strage […]”. Il 29 aprile 1918, lD’Ambrosio venne riconosciuto affetto da demenza paranoide, prosciolto dall’accusa di omicidio e rinchiuso per sempre in un manicomio giudiziario.