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È in distribuzione il numero 64 de L’Ipotenusa

Eccolo finalmente, il nuovo numero de L’Ipotenusa. Un numero importante, perché con il I trimestre 2021 si inaugurano il nuovo formato e la nuova grafica della rivista.

AD MAIORA

Carissimi Fratelli, accolgo con grande piacere l’invito rivoltomi da L’ipotenusa e mi complimento con la redazione ed i collaboratori della rivista di studi tradizionali che si accinge a festeggiare i suoi magnifici e ben portati 62 anni di vita.
Fondata da illustri Maestri del passato, fra i quali ricordo il Fratello Augusto Comba, che ha ricoperto la carica di Primo e Secondo Gran Sorvegliante ed è stato anche per anni direttore di Hiram,
L’ipotenusa ha navigato in tutti questi anni con autorevolezza nel mare magnum del simbolismo e della Conoscenza, costituendo un punto di studio e di riflessione importante nel cammino iniziatico di tanti fratelli.
La rivista, che per un breve periodo, durante la Gran Maestranza di Giordano Gamberini è stata organo ufficiale del Grande Oriente d’Italia, ha sempre saputo tenere salda la rotta della Ricerca e continua con forza e vigore la sua preziosa opera nel panorama editoriale massonico italiano.
Oggi la rivista si è dotata di una nuova veste grafica, necessaria nell’evoluzione dei tempi e delle tecnologie, un formato che la renderà sicuramente più accattivante ma nel solco della tradizione e degli importanti contenuti che l’hanno sempre qualificata e contraddistinta.
In tal senso potremmo richiamare la frase che il principe Tomasi di Lampedusa fa dire al protagonista del suo celebre romanzo Il Gattopardo: «Occorre che tutto cambi affinché tutto resti come prima».
Dalle prime copie del lontano 1959 scritte su matrici di carta per le duplicazioni con il ciclostile a manovella sino alla rivoluzione grafica dei giorni nostri, la storia continua con perseveranza, passione e con ulteriori risultati importanti ancora da raggiungere.
Buona navigazione a L’ipotenusa e “Ad Maiora” ad una rivista che vuole essere un’agorà di confronto fraterno e una palestra di diffusione di quei principi di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza a noi liberi muratori tanto cari.

Stefano Bisi
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia

In questo numero:

In questo numero:

  • Editoriale 1
  • Ad majora 1
  • Notizie dal Collegio Circoscrizionale 3
  • Squadra e Compasso. Notizie dal GOI 4
  • Le riviste massoniche italiane online sul sito del CRSL-M 6
  • Una effemeride massonica autografata, settimanale o mensile 10
  • Politica ed esoterismo massonici 17
  • La statua di Giordano Bruno in Campo dei Fiori 22
  • John Ronald Reuel Tolkien e la Terra di Mezzo 32
  • Amore Universale 39
  • La Ierogamia e il simbolo del Graal 46
  • Un grande iniziato, maestro dell’archetipo:
  • Hieronymus Bosch 49
  • Alla ricerca della Parola Perduta 54
  • La Villa dei Pisoni o dei Papiri in Ercolano 60
  • In memoria di Piero Lojacono 64
  • Giuseppe Mazzini etica di valore universale 64

 

In contemporanea il numero è già acquistabile on line in versione pdf. Un modo simpatico per leggerlo in anteprima ed aiutarci a testare le funzionalità del nuovo sito (e perché no, a finanziarlo…)

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La nuova Collana di Libri de L’IPOTENUSA – Il secondo: “Henri Cauchois – Corso orale di Massoneria Simbolica”

Il “CORSO ORALE DI MASSONERIA SIMBOLICA”, non era destinato al pubblico. Esso ha avuto luogo in viva voce, come indica il suo titolo, durante dodici conferenze svoltesi a Parigi nei tre anni 1859, 1860 e 1861.

Solo successivamente, e con l’autorizzazione del Grande Oriente di Francia, fu dato alle stampe, data la grande richiesta di coloro che avevano assistito al corso o che ne avevano sentito parlare nelle Logge francesi.

Dice l’autore, Henri Cauchois: Gli addetti ai lavori, noteranno da subito, che – in questo testo – viene seguita la tradizione francese, differente in alcuni particolari, nella forma, dalla tradizione scozzese; la sostanza e lo spirito sono gli stessi che da sempre indicano il percorso del cammino massonico. I non addetti ai lavori potranno apprendere i valori che guidano questa istituzione. I curiosi, alla ricerca del pettegolezzo, resteranno delusi: non troveranno segreti o formule magiche.”

A oltre un secolo e mezzo da quei tempi, il testo di Cauchois, per le prima volta tradotto ottimamente in italiano contemporaneo a cura di Giuseppe Lucatorto, conserva intatto ed attuale il suo valore essenziale di trattato sulla Massoneria simbolica o azzurra.

Vengono approfonditamente analizzati i tre Gradi di Apprendista, Compagno d’Arte e di Maestro Massone con ampiezza e profondità di contenuti.

Può essere anche considerato un testo importante per quei Profani che si accingono ad avvicinarsi all’Iniziazione massonica: un eccellente vademecum chiaro ed accessibile. E anche un ripasso generale per tutti i Massoni.

Henri Cauchois 

Il massone Henri Cauchois, di professione avvocato presso la Corte Imperiale di Francia, fu per diverse volte Oratore e Maestro Venerabile della Loggia “Coeurs-Unis” all’Oriente di Parigi nella quale era stato iniziato nel 1820; fu anche dignitario centrale (Consigliere dell’Ordine e Grande Oratore) del Grand Orient de France. Nel “Corso di Massoneria simbolica” che tenne in dodici lezioni a Parigi (1859, 1860 e 1861) egli affermò -tra l’altro- e con particolare forza, che “l’esistenza di Dio e l’immortalità dell’anima costituiscono le due basi essenziali della massoneria, (l’existence de Dieu et l’immortalité de l’âme constituent les deux bases essentielles de la franc-maçonnerie,” – v. pag. 25 della versione italiana). Negli anni successivi, le tematiche dell’ateismo e della laicità furono estremamente vivaci e dibattute nel mondo francese e internazionale.

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250 anni della Massoneria nel Pinerolese 1758 – 2008

250 anni della Massoneria nel Pinerolese 1758 – 2008

Pubblicato nel 2008 sotto gli auspici del Grande Oriente d’Italia, il volume raccoglie i documenti storici delle logge massoniche nel territorio di Pinerolo a partire dalle origini.

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Acte de Déclaration

Nous soussignés, demeurant tous à Pignerol voulant former une Société de francmaçon, pour se conformer au Vau de la Loi, déclarons conformément à l’Art.e 16 tit.e 1r de la Loi du 19 et 22 Juillet 1791 au Greffe de la Mairie de Pignerol que notre Société se réunira dans le bâtiment du ci-devant Couvent des Jacobins, et tous les jours ; Nous demandons a Monsieur le Secrétaire de la Mairie acte de la déclaration ci dessus par nous faite.

          Cejourdhui –  17 Aout 1807.

Mochia St Michel

      CBosnasco     –      Simondi     –      Marauda col. Res.

 Ciprien Appia   –     Alliaud –   Tournade

Costa          –          Labatut

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CENNI DI STORIA DELLA MASSONERIA A PINEROLO

dal 1758

La Libera Muratoria è presente a Pinerolo da almeno due secoli e mezzo, ed è tra le più antiche d’Italia. Vi aderiscono uomini indipendenti e animati da uno spirito desideroso di novità e di verità, con il preciso fine di scuotere la tirannide e limitare il predominio politico delle varie congregazioni religiose. Apportatore di nuove idee l’ideale massonico trovò così facilmente terreno favorevole per costituirsi e svilupparsi.

La Massoneria speculativa moderna, erede delle gilde antiche e delle corporazioni di arti e mestieri medievali, nacque a Londra il 24 Giugno 1717, il giorno di S. Giovanni d’Estate. In Italia le prime Logge furono fondate a Firenze nel 1733 e a Roma nel 1735. La libertà di pensiero e di ricerca della conoscenza che costituisce l’anima del pensiero massonico, spinge il papa Clemente XII ad emanare una bolla diretta contro l’Ordine Massonico già nel 1738. Così il Tribunale dell’Inquisizione arresta nel 1739 a Firenze Tommaso Crudeli e Pietro Giannone a Torino, perché massoni e autori di pubblicazioni sulla libertà di pensiero.

La prima Loggia Massonica regolare di Pinerolo, di cui si ha notizia certa, fu la Loge de Saint Jean de la Sincère Union, Régiment de Piémont, Oriente del Piemonte Cavalleria, istituita nel 1758.

Sebastiano Giraud, nato a Pinerolo il 19 ottobre 1735, medico e professore all’Ateneo torinese, affiliato nel 1758 a Pinerolo nella Loggia militare, quando reggeva l’infermeria del Reggimento, diffusore delle prime puntate dell’illuministica “Enciclopedia” di Diderot e D’Alembert fu uno degli elementi di maggior spicco; sarà poi condannato a morte, in contumacia, per giacobinismo e congiura antimonarchica.

ENCYCLOPEDIE messo in ordine e pubblicato da:
M. DIDEROT & M. D’ALEMBERT
Parigi, 1751

Il principale personaggio della prima massoneria subalpina è il Conte Gabriele Asinari di Bernezzo, comandante del Reggimento delle Guardie di S. M. a Pinerolo, città ove morirà nel 1803. Egli, nel 1775, sostenuto dal Giraud, portò la Massoneria del Piemonte a livello internazionale, sotto la giurisdizione della Gran Loggia di Londra.

Nel 1778, a Torino si crea il Grand Orient Sarde avente come Gran Maestro il Conte Asinari di Bernezzo, con le Logge costituite all’obbedienza della Grande Mère Loge Nationale “St. Jean des Trois Mortiers” di Chambery in Savoia, già capitale dello Stato Sabaudo.

PIERRE GEYMET (1753 – 1822)
Governatore napoleonico di Pinerolo, vice-Prefetto della Provincia, ex Moderatore della Tavola Valdese, Primo MV della RL La Parfaite Amitié, GOF, 1807

Introduzione al testo:

250 anni della Massoneria nel Pinerolese 1758 – 2008

La base della storia massonica nel suo complesso resta essenzialmente quella delle singole logge. Lo vediamo confermato nell’importante volume dedicato recentemente da Margaret C.Jacob alla Massoneria Illuminata, dove lo specifico della massoneria europea del Settecento ( che è in larga misura lo specifico della massoneria tout court) si ricava appunto dai documenti e dalle vicende delle singole officine. La struttura stessa delle logge è un elemento essenziale del messaggio che la massoneria trasmette al mondo in cui si colloca. Tanto è vero che , come scrive la Jacob, nel Settecento “ la forma della loggia diventò uno dei principali canali di trasmissione della nuova cultura politica basata sul costituzionalismo”, consistente e positivo apporto, secondo la storica americana, della massoneria al secolo dei Lumi.

In Italia vi sono alcuni argomenti su cui i mass media diffondono quasi esclusivamente informazioni arbitrarie, dando le notizie più bizzarre, senza verificarle in base alla pur esistente ed accessibile documentazione. Forse l’argomento più soggetto a questo trattamento è la realtà del protestantesimo; ma subito dopo il protestantesimo la maggior beneficiaria di questa sistematica disinformazione è la massoneria.

Orbene, il modo più sicuro per adulterare le notizie che interessano la massoneria e per conferire ad essa un volto artificiosamente deformato consiste nel presupporre l’esistenza di un soggetto unico e concretamente agente nella realtà, che sarebbe, appunto, “ la Massoneria” . Sta di fatto, invece, che questo soggetto unico non esiste: esistono tutt’al più quelle federazioni nazionali di logge che si denominano Grandi Logge o Grandi Orienti; ma nel loro ambito tuttavia le realtà più compatte e significative sono di gran lunga le singole logge.

Ciò che veramente esiste, nella massoneria, è la Loggia.

Per quanto modesta abbia a essere la somma di testimonianze che si raccoglieranno nelle pagine che seguono, riteniamo quindi, in base a questa premessa, che esse, oltre a documentare alcune vicende di storia locale, faranno comprendere meglio che cos’è la Massoneria.

AUGUSTO COMBA

(ds)

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È disponibile l’ebook in formato pdf per il download, al prezzo che ritenete di offrire nel campo “il tuo prezzo”.

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È disponibile il numero 62 de L’Ipotenusa

È in distribuzione agli abbonati il numero 62, ultimo del 2020, de L’Ipotenusa.

In questo numero:

  • Puca Massimiliano – Editoriale 1
  • Lanzavecchia Daniele – Notizie dal Collegio 3 – 4
  • Novarino Marco – Il Centro di Ricerche Storiche sulla Libera Muratoria 5
  • Novarino Marco – Quaderni del CRSL-M – Serie Fondi e fonti 1 6 -8
  • Locci Emanuela – Storia del Grande Oriente d’Italia 9 -12
  • Novarino Marco – Repressione antimassonica e il recupero della memoria storica in Spagna 13 – 26
  • Turinetti di Priero Alessandro – La Baghavad Gita – Il canto del beato 27 – 32
  • Schuchard Marsha Keit – Politica ed esoterismo massonici – le Antiche radici Stuardiste nel ruolo del Bonnie Prince Charles quale Gran Maestro incognito (2° parte) 33 – 40
  • Cosco Mario Donato – Massone Uomo di confine 41- 61
  • Murtas Gianfranco – La Massoneria Giustinianea in Sardegna,1958 -2020 ( terza parte) 62 -73
  • Caliaro Andrea – La Kabbalah Ebraica 74 – 79
  • Turinetti di Priero Alessandro – Piero Boldrin Amico e Fratello 80

In contemporanea il numero è già acquistabile on line in versione pdf. Un modo simpatico per leggerlo in anteprima ed aiutarci a testare le funzionalità del nuovo sito (e perché no, a finanziarlo…)

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Storia della rivista

La rivista L’ipotenusa fu promossa dai Fratelli della Rispettabile Loggia Hiram n. 385 all’Oriente di Torino, per iniziativa del Fr. Augusto Comba (iniziato, nel 1949 e, dal 1958, Fondatore e primo Oratore della Rispettabile Loggia Mario Savorgnan d’Osoppo n 587 all’Oriente di Pinerolo), con la collaborazione dei Fratelli Angelo Ruffino e Riccardo Sacco, Consigliere dell’Ordine, che ne costituirono la prima Commissione di Redazione Responsabile. Ha iniziato le sue pubblicazioni il 20 settembre 1959 sotto la Gran Maestranza Cipollone, in un periodo in cui non esistevano pubblicazioni a livello nazionale del Grande Oriente d’Italia; cesserà, infatti, dopo pochi mesi, nel dicembre 1959, la rivista Lumen Vitae che era sorta nel 1954. Per colmare questo vuoto, dal gennaio 1963 al marzo 1964, per volere del Gran Maestro Giordano Gamberini, L’Ipotenusa fu inviata a tutte le Logge della Comunione italiana.
Il titolo di Ipotenusa fu ispirato al gioiello indossato dall’ex Maestro Venerabile della Loggia Hiram, Augusto Comba, incaricato di preparare ed organizzare quest’impegnativo lavoro.
Le finalità che L’Ipotenusa si prefiggeva erano sostanzialmente quelle di riaffermare e chiarire il carattere iniziatico della Libera Muratoria, con un’indagine sui suoi fondamenti storico-culturali e sulle sorgenti come istituzione iniziatica.
Diedero la loro collaborazione nel periodo iniziale molti illustri personaggi quali Giorgio Tron, che fu Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1960 al 1961; Pericle Maruzzi, considerato tra i più grandi storici che la Massoneria italiana abbia annoverato; Galliano Tavolacci, dal 1953 al 1959 Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato; Francesco Siniscalchi, Corrado Pagliani, Cino Poli, Lucio Lupi, Carlo Curti, Ugo Poli, Francesco Brunelli, Carlo Gentile, Bruno Dragonero ed altri.

Augusto Comba

Con la serie del secondo anno, di cui divenne Redattore Responsabile Augusto Comba, L’Ipotenusa affrontò più ampiamente lo studio della componente iniziatica dell’Istituzione Massonica, esaminando ed approfondendo il simbolismo e tutto quanto avesse attinenza col pensiero e con l’azione della Massoneria: l’esoterismo, il suo insegnamento e le sue implicazioni; i principi immutabili e la funzione della Massoneria nel superamento della crisi spirituale dell’Occidente e nella soluzione delle problematiche che affliggono l’Umanità.

Riccardo Sacco
Riccardo Sacco

Dal n. 1 del 1963, la terza L’Ipotenusa, che nelle prime due serie era destinata ad una cerchia di lettori molto ristretta, divenuta rivista e pubblicata a cura del Centro di Documentazione Ipotenusa, per volontà dell’allora Gran Maestro del GOI Giordano Gamberini acquisì diffusione nazionale perché ogni Loggia della Comunione ne ricevette copia.
L’attività del CDI-Centro di Documentazione Ipotenusa si concretizzò con un convegno di studio, del quale furono pubblicati gli atti, svoltosi a Torre Pellice nell’aprile 1965, con la partecipazione del Gran Maestro Giordano Gamberini e, tra gli altri, di Pericle Maruzzi, Lucio Lupi, Cino e Ugo Poli, Paolo Busso, Leo De Benedetti, Sergio Faravelli e Luigi Teofilo.
Augusto Comba, Angelo Ruffino e Riccardo Sacco sono riusciti a coagulare intorno a loro le migliori energie presenti nell’Istituzione, seppure di diverso orientamento: teosofico, martinista, ermetico, ecc., con il merito di mantenere un solido collegamento alle fonti, accompagnato da quella forte motivazione ideale che rende ancora oggi attuale e proponibile l’impegno della rivista.

Il Centro di Documentazione Ipotenusa dal 3 dicembre 1973 fissò la sede in Pinerolo. Nel gennaio e nel dicembre 1998 sono usciti gli ultimi due fascicoli della IV Serie della rivista, curati – come sempre – da Augusto Comba.
Con la scomparsa di Riccardo Sacco, avvenuta il 23 febbraio del 2001, il testimone è passato al nuovo Consiglio Direttivo che, ancora con la Presidenza onoraria di Augusto Comba, ha proseguito, con rinnovato impegno e con perseveranza, il lavoro del CDI riprendendo la pubblicazione e la diffusione della rivista periodica.
Nel 2002 , in occasione del Solstizio d’Inverno, è quindi avvenuta la pubblicazione del numero 1 della V serie de l’Ipotenusa, evolutasi nel formato, nei contenuti e nella veste grafica; da allora è inviata a tutte le Logge del Collegio Circoscrizionale del Piemonte e della Valle d’Aosta, a tutti i Collegi Circoscrizionali dei Maestri Venerabili d’Italia, ai Membri della Giunta del Grande Oriente d’Italia ed infine ad alcune Gran Logge estere.
La mattina del 3 agosto 2009 Augusto Comba è passato all’Oriente Eterno lasciando il ricordo imperituro della sua grande opera di Massone e di studioso. Docente alla Cattedra di Storia del Risorgimento all’Università di Torino, fu Primo e Secondo Gran Sorvegliante del Grande Oriente d’Italia (dal 1961 al 1967 Comba ricoprì la carica di 2° Gran Sorvegliante e, dal 1967 al 1970, quella di 1° Gran Sorvegliante) e Direttore della rivista Hiram, organo ufficiale del GOI, che diresse dal 1982 al 1994.

Con la scomparsa del Prof. Augusto Comba la presidenza del Centro di Documentazione Ipotenusa fu assunta dal Fratello Massimo Raffo, il quale si è dedicato con grandissimo impegno a sorreggere la rivista fino a tutto il 2019, quando – per seri motivi di salute – è stato costretto a ritirarsi dall’impegno attivo.
Anche grazie alla sua instancabile opera, la rivista L’Ipotenusa nel 2009 è diventata l’organo ufficiale del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d’Aosta.

Il nuovo sito web de L’Ipotenusa e del Centro di Documentazione CDI

Nell’era della digitalizzazione e delle reti informatiche Internet, un sito web si impone come necessario. Deve essere ben costruito, dare tutte le informazioni richieste da chi lo consulta, essere maneggevole e di gradevole aspetto. Inoltre deve anche essere una banca dati ed una newsletter per gli eventi collegati alle tematiche della Rivista: Congressi, convegni, presentazioni di libri, tavole rotonde, concorsi, conferenze, ecc.
In connessione con il nuovo sito web, anche la Rivista L’Ipotenusa assume una veste rinnovata, grafica e contenutistica, aumentando il formato con un’impaginazione più accattivante e dinamica. Oltre alla cura e selezione delle tematiche degli articoli, opera dei migliori scrittori di Massoneria, Esoterismo e Studi Tradizionali, anche il corredo iconografico viene particolarmente selezionato con un’impaginazione dinamica ed adeguata all’era presente. Si vuole offrire alla Comunione Massonica uno strumento culturale, aperto, di alto profilo ma attento al livello di comprensione e di buona accessibilità generale. La lunghissima tradizione ultra sessantennale della Rivista “L’Ipotenusa” è la garanzia che la rotta tracciata dagli indimenticabili Maestri del passato sarà mantenuta e proiettata verso il futuro.


Il sito internet del Centro di Documentazione e della rivista L’Ipotenusa sta prendendo forma. Ogni giorno aggiungiamo nuovi contenuti e nuove funzioni. Vi preghiamo di segnalarci ogni problema di utilizzo da Voi riscontrato per aiutarci a migliorare.

Sono ben accetti suggerimenti su contenuti da sviluppare e su funzioni da rendere disponibili per i visitatori.

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